Andrea Staid, antropologo ed editor, è docente di Antropologia culturale e visuale presso la Naba, di antropologia culturale presso IED Torino, Phd alla Universidad de Granada. Dirige per Meltemi la collana Biblioteca/Antropologia. Svolge attività di ricerca tra Italia, Francia, Spagna e Grecia nel mondo dei migranti e dei rifugiati politici. Ha svolto inoltre lavoro etnografico nel sud-est asiatico con particolare interesse per le culture indigene Tzao e Hmong. Negli ultimi anni si è occupato dell’abitare marginale e informale in Occidente. Tra le sue pubblicazioni: I dannati della metropoli (Milieu 2014), Gli arditi del popolo (Milieu, 2015), Abitare illegale. Etnografia del vivere ai margini in Occidente (Milieu, 2017), Contro la gerarchia e il dominio (Meltemi, 2018), Senza confini. Etnographic novel (con F. Cogni, Milieu, 2018), Le nostre braccia. Meticciato e antropologia delle nuove schiavitù (Milieu, 2018), Disintegrati (Nottetempo, 2020), La casa vivente. Riparare gli spazi, imparare a costruire (ADD, 2021), Essere natura (UTET - Dialoghi di Pistoia 2022) e in occasione del festival, nella stessa collana, uscirà Dare forme al mondo. Per un design multinaturalista. I suoi libri sono tradotti in Grecia, Germania, Spagna, Cina, Portogallo, Cile. Collabora con diverse testate giornalistiche tra le quali Elle Decor e Il Tascabile .