Moni Ovadia è attore, scrittore e drammaturgo. Il suo teatro musicale, ispirato alla cultura yiddish, che ha contribuito a far conoscere, è unico nel suo genere in Europa; il suo costante impegno politico e civile a sostegno dei diritti e della pace è un punto di riferimento per le giovani generazioni. Nato in Bulgaria, da famiglia ebraico-sefardita, greco-turca da parte di padre, serba da parte di madre, studia a Milano, dove inizia la sua attività come cantante e musicista, esordendo in teatro nel 1984 con, tra gli altri, T. Kantor, F. Parenti, G. Marini. Tra i suoi libri: L’ebreo che ride (1998); Ballata di fine millennio (2000); Contro l’idolatria e Oylem Goylem (2005); Lavoratori di tutto il mondo, ridete (2007); Vai a te stesso (2008); Il conto dell’Ultima Cena (2010); Madre Dignità (2012) per Einaudi; Il coniglio di Hitler e il cilindro del demagogo (2016); Perchè no? L’ebreo corrosivo (2017) per La nave di Teseo.