In quanti modi si può declinare la parola “corpo”? Ogni cultura costruisce e interpreta il corpo secondo i propri canoni. Per esempio, come pensano il corpo gli africani? E qual è il ruolo del corpo nella società contemporanea occidentale? Ripercorrendo la sua lunga storia di etnologo, Marc Augé ci conduce lungo un percorso che parte dallo studio delle popolazioni dell’Africa Occidentale, in cui si praticano riti di possessione, fino a giungere all’attuale concezione del corpo qui, in Occidente. Quale corpo? Quello che diventa pubblico, quello che viene esposto nelle cerimonie, quello dell’attore sul palco di un teatro, in un funerale, oppure davanti a una telecamera, in una società - la nostra - dove l’apparire, il mostrarsi, anche e soprattutto in ambito politico, è sempre più determinante, così come determinante diventa il culto del corpo.
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Marc Augé, etnologo e antropologo, è stato directeur d’études e presidente dell’École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi. Africanista di formazione, ha trascorso molto tempo in America Latina, e ha lavorato a Parigi e in altre zone della Francia osservando le molteplici realtà del mondo contemporaneo. È noto per aver coniato il concetto di nonluoghi. Autore di ricerche e pubblicazioni, fra i suoi libri: Nonluoghi (2009), Che fine ha fatto il futuro? (2009), Un etnologo nel metrò (2010), Ville e tenute (2011) per elèuthera; Genio del paganesimo (2008), Il bello della bicicletta (2009); Straniero a me stesso. Tutte le mie vite di etnologo (2011), Le nuove paure. Che cosa temiamo oggi? (2013) per Bollati Boringhieri; Il tempo senza età. La vecchiaia non esiste (2014), L’antropologo e il mondo globale (2014) per Raffaello Cortina; La forza delle immagini (con Umberto Eco e Didi-Huberman Georges, Franco Angeli, 2015).
Marc Augé & i Dialoghi
Il programma sarà disponibile a breve...
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