Le colture viaggiano, il cibo viaggia, il gusto viaggia, la cucina viaggia e noi anche se fermi viaggiamo, perché tutto è sempre in movimento e cambiamento. C’è un dato da cui è necessario partire, soprattutto per chi è convinto che sia sbagliato introdurre una nuova coltura in una realtà agricola – come quella italiana – che non la utilizza. Tutte, ma proprio tutte, le colture italiane derivano da semi (o animali) importati dall’Asia Orientale via mondo arabo, dal Vicino Oriente, dall’Africa e dall’America Latina, soprattutto da quest’ultima, dove esistono 500 mila specie di piante contro le 20 mila dell’Eurasia. Senza questo contributo in Italia non esisterebbe la varietà e questo vale anche per tutti i paesi del mondo. Ciò che è più produttivo sconfigge il meno produttivo: questo viaggio ha assunto la forma di semplice migrazione, diventando anche di pirateria. Un fenomeno inarrestabile.
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Allan Bay è giornalista nel settore enogastronomico. Collabora con il Corriere della Sera, cura la rubrica dei ristoranti milanesi su ViviMilano. La cucina è sempre stata la sua grande passione, dai grandi ristoranti alla storia dell’alimentazione. Non ama la tradizione ma la commistione di tecniche e prodotti diversi. Ha sempre cucinato, è il suo hobby prediletto. Cura la collana di libri di cucina Il lettore goloso per Ponte alle Grazie e la collana per bambini Gabo per Salani. Tra i suoi libri: Cuochi si diventa 1 (2003), Cuochi si diventa 2 (2004), La cena delle meraviglie (con C. Baresani, 2007) per Feltrinelli; Cucinare verde (con C. Bay, Tea, 2008); La dieta BaSo (con N. Sorrentino, Salani, 2008); La Cucina nazionale italiana (con P. Salvatori, Ponte alle Grazie, 2008); Nella mia cucina (2010), Cosa mangiamo. La guida completa per conoscere segreti e proprietà di tutti gli alimenti (con N. Sorrentino, 2011) per Mondadori Electa.
Allan Bay & i Dialoghi
2013
Il programma sarà disponibile a breve...
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