Enzo Bianchi, monaco e saggista, è il fondatore della Comunità monastica di Bose di cui è stato priore sino al 2017; nel 1983 ha creato la casa editrice Edizioni Qiqajon. Ha insegnato Teologia biblica alla Facoltà di Filosofia dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano; gli è stata conferita la Laurea Honoris Causa dall’Università degli Studi di Torino nel 2000 e dall’Università degli studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo nel 2016. È membro del Consiglio del Comitato cattolico per la collaborazione culturale con le Chiese ortodosse e orientali del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani. Nel 2014 Papa Francesco lo ha nominato Consultore del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani e nel 2018 “uditore” al Sinodo dei vescovi sui Giovani, la Fede e il Discernimento Vocazionale. Ha ricevuto diversi premi: “Premio Grinzane Terra d’Otranto” (2007), “Premio Cesare Pavese” (2009), “Premio Cesare Angelini” per il libroIl pane di ieri, “Premio internazionale della pace” (2013), “Premio Artusi” (2014),“Premio Europeo Emmanuel Heufelder per l’opera di Ecumenismo e Dialogo” (2016). È membro della redazione della rivista biblica Parola Spirito e Vita, di cui è stato direttore fino al 2005; collabora con La Stampa, la Repubblica, Jesus, Vita Pastorale e L’Osservatore Romano. Tra i suoi libri, ricordiamo: Il pane di ieri (2008), L’altro siamo noi (2010), Fede e fiducia (2013), Dono e perdono (2014), Spezzare il pane (2015), Gesù e le donne (2016) per Einaudi; Raccontare l’amore (Rizzoli, 2015); La vita e i giorni (2018), Cosa c’è di là. Inno alla vita (2022) per il Mulino; Vivere la morte (nuova ediz. 2023), Lontano da chi? Lontano da dove? (nuova ediz. 2023) per EDB; L’amore scandaloso di Dio (2016), Il vangelo celebrato (2017), L’arte di scegliere (2018), Dove va la Chiesa? (2023) L’arte della preghiera (2024) per edizioni San Paolo.