Sebastião Salgado è nato nel 1944 ad Aimores, nello stato di Minas Gerais, in Brasile, e vive a Parigi. Dopo gli studi in Economia, ha intrapreso la carriera di fotografo professionista nel 1973 a Parigi, lavorando con molte importanti agenzie, tra cui Magnum, fino al 1994, quando con la moglie Lélia Wanick Salgado ha fondato Amazonas Images, una struttura interamente dedicata al suo lavoro, dove ha sede anche il loro studio. Ha visitato oltre 100 paesi nel corso dei progetti fotografici che ha intrapreso. Il suo lavoro è stato pubblicato, oltre che da numerose testate giornalistiche, anche in libri come Altre Americhe (1986), Sahel: l’homme en détresse (1986), Sahel: el fin del camino (1988), La mano dell’uomo (1993), Terra (1997), In cammino e Ritratti di bambini in cammino (2000), Africa (2007), Genesi (2013), Profumo di sogno (2015), Kuwait. Un deserto in fiamme (2016) e Gold (2019). È stato insignito di numerosi premi fotografici per la sua opera, è ambasciatore di buona volontà dell’Unicef e, tra i vari riconoscimenti, è membro onorario dell’Accademia delle Arti e delle Scienze degli Stati Uniti. Nell’aprile 2016 è stato eletto membro dell’Académie des Beaux-Arts nella sezione un tempo occupata da Lucien Clergue. Nel luglio 2016 è stato nominato Cavaliere della Legion d’Onore francese e nel 2019 ha ricevuto il Peace Prize of the German Book Trade. Attualmente Salgado sta lavorando a un progetto fotografico sulla Foresta Amazzonica brasiliana e le comunità indigene che vi abitano. È in corso a Pistoia la mostra Exodus. In cammino sulle strade delle migrazioni.
©Stefano Dal Pozzolo/Contrasto