Plasmare l’umano. Dalla preistoria ai riti di iniziazione
€ 3.00già scriveva Pico della Mirandola nel XV secolo, l’essere umano è uno straordinario plasmatore e scultore di se stesso. Esistono ovviamente vincoli iscritti nella sua biologia, ma è la cultura che interviene nel dargli forma. Questo avviene sia lungo la storia evolutiva, sia nel corso di ogni singola esistenza. Filogenesi e ontogenesi rappresentano due grandiosi scenari in cui è possibile rilevare la forza della cultura nel costruire umanità. Gli studi paleoantropologici hanno ipotizzato come alcune grandi scoperte, per esempio il controllo del fuoco e la cottura del cibo, abbiano segnato la nascita del genere Homo. Gli studi etno-antropologici hanno rilevato come sia ampiamente diffusa, nelle differenti società, l’idea che occorra letteralmente “mettere mano” agli esseri umani fin dalla nascita e, ancor più, durante specifici rituali di iniziazione alla vita adulta al fine di imprimere, fin dentro la carne, un certo modello di umanità.
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Stefano Allovio insegna Antropologia culturale e Antropologia sociale all’Università Statale di Milano. Ha condotto ricerche etnografiche in Burundi, nella Repubblica Democratica del Congo, in Sudafrica e nelle Alpi occidentali. Oltre ad aver scritto numerosi saggi, è autore dei seguenti volumi: Burundi. Identità, etnie e potere nella storia di un antico regno (Il Segnalibro, 1997); La foresta di alleanze. Popoli e riti in Africa equatoriale (Laterza, 1999); Culture in transito. Trasformazioni, performance e migrazioni nell’Africa sub-sahariana (Franco Angeli, 2002); Culture e congiunture. Saggi di etnografia e storia mangbetu (Guerini, 2006); Sapersi muovere. Pastori transumanti di Roaschia (con Marco Aime e Pier Paolo Viazzo, Meltemi, 2001); Pigmei, europei e altri selvaggi (Laterza, 2010); Riti di iniziazione. Antropologi, stoici e finti immortali (Raffaello Cortina, 2014).
Stefano Allovio & i Dialoghi
2017
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