Le parole sono germogli. Un nuovo lessico dell’ambiente

12 Federico Faloppa , Adriano Favole

Le parole sono germogli. Un nuovo lessico dell’ambiente

€ 3.00
Sabato 27 Maggio 2023 18.30
piazza del Duomo 1

«Alle origini Dio diede agli uomini un germoglio di parola. Sta a loro cercare il resto del discorso.» Queste parole di un nativo dell’Oceania mettono l’accento sul carattere creativo del linguaggio. In piena crisi climatica le parole per definire il nostro rapporto con l’ambiente ci sfuggono. Natura – ambiente – crisi climatica – antropocene – green economy: vecchi e nuovi termini si inseguono e si trasformano. Come vengono usati, da chi, per veicolare quali punti di vista? In che modo la comprensione delle questioni ambientali – e la nostra relazione con l’ambiente – è mediata dal linguaggio? E cosa succede al linguaggio quando prova ad attraversare le culture, quando ci si accorge per esempio che la parola “natura” è intraducibile in gran parte delle lingue del mondo (e persino nei dialetti dell’Italia)? Forse avremmo bisogno delle parole che altri usano per definirsi in rapporto all’ambiente. Un linguista e un antropologo dialogano attorno alla nuova prospettiva dell’ecolinguistica. 


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Federico Faloppa è Programme Director di Italian Studies nel Dipartimento di Lingue e Culture dell’Università di Reading, dove insegna Storia della lingua, Linguistica generale, Sociolinguistica e Discourse analysis. È inoltre consulente di Amnesty International su hate speech e contrasto al linguaggio d’odio. Negli ultimi dieci anni ha collaborato con diversi centri e istituzioni tra cui la Fondazione “Alexander Langer” di Bolzano, l’Associazione “Carta di Roma”, l’Istituto Italiano di Cultura a Londra, COSPE Onlus, Emergency. È visiting professor all’Università di Torino, e si occupa prevalentemente di rappresentazione della diversità nel linguaggio e nei media, e di politiche linguistiche e migrazioni. Tra le sue pubblicazioni: Parole contro (Garzanti, 2004); Razzisti a parole (per tacer dei fatti) (Laterza, 2011); Brevi lezioni sul linguaggio (Bollati Boringhieri, 2019); Le calunnie etniche nella lingua italiana (2009), #ODIO. Manuale di resistenza alla violenza delle parole (2020), Sbiancare un etiope. La costruzione di un immaginario razzista (2022) per UTET; Trovare le parole. Abbecedario per una comunicazione consapevole (con Vera Gheno, EGA, 2021); La farmacia del linguaggio. Parole che feriscono, parole che curano (AB Alphabeta Verlag, 2022). 

Adriano Favole è professore ordinario di Antropologia culturale presso il Dipartimento di Culture, Politica e Società dell’Università di Torino dove insegna Antropologia culturale, Antropologia della comunicazione e Cultura e potere. Ha fondato e dirige il Laboratorio “Arcipelago Europa”. È statovisiting professor presso le Università della Nuova Caledonia, della Polinesia francese e di La Réunion. Ha viaggiato e compiuto ricerche a Futuna (Polinesia occidentale), in Nuova Caledonia, a Vanuatu, in Australia, a La Réunion e in Guyana Francese. I suoi ambiti di ricerca principali sono l’antropologia politica, l’antropologia dell’ambiente e l’antropologia insulare. Da anni collabora con “La lettura” delCorriere della Sera. È autore di:Vie di fuga. Otto passi per uscire dalla propria cultura (2018), Il mondo che avrete. Virus, antropocene, rivoluzione (con M. Aime e F. Remotti, 2020) per UTET; La palma del potere (Il Segnalibro, 2000); L’Europa d’Oltremare (Raffaello Cortina, 2020); Isole nella corrente (La ricerca folklorica, Grafo, 2007); Resti di umanità. Vita sociale del corpo dopo la morte (2003), Oceania. Isole di creatività culturale (2010), La bussola dell’antropologo (2015) e La via selvatica. Storie di umani e non umani (2024) per Laterza.

Adriano Favole & i Dialoghi

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